Introduzione tesi: quando scriverla e come farla bene

Introduzione tesi: quando scriverla e come farla bene

L’introduzione della tesi è un elemento molto importante nell’elaborato. Infatti, è il contenuto che la commissione di laurea leggerà per farsi un’idea del contenuto della tesi. Per questo motivo in questo articolo ti lasciamo qualche consiglio su quando scrivere l’introduzione della tesi, come strutturarla correttamente ed infine cosa fare e cosa non fare per lasciare fin da subito un’ottima impressione. Iniziamo!

Quando scrivere l’introduzione tesi

Prima bozza all’inizio del lavoro

Scrivere una prima versione dell’introduzione all’inizio del percorso è utile per chiarire le idee. Ti aiuta a definire:

  • il tema centrale della tua tesi,

  • l’obiettivo che intendi raggiungere,

  • e l’approccio metodologico che pensi di adottare.

Non deve essere perfetta: considera questa bozza una guida, un punto di riferimento da aggiornare in corso d’opera.

Personalmente, preferiamo utilizzare come scheletro della tesi la struttura dell’indice, e scrivere direttamente l’introduzione tesi e le conclusioni alla fine.

Introduzione tesi: la stesura definitiva a lavoro concluso

L’introduzione sta all’inizio, ma va scritta alla fine!

La versione finale dell’introduzione deve essere scritta alla fine, quando il lavoro è completo. Del resto, solo in questo momento avrai una visione chiara e coerente dell’intero elaborato e potrai:

  • evitare ripetizioni o incongruenze,

  • essere preciso nella descrizione della struttura dei capitoli,

  • perfezionare linguaggio e contenuto.

 


Introduzione tesi: 5 consigli a cui rispondere

Un’introduzione di tesi ben fatta non è solo una presentazione dell’argomento. Deve rispondere in modo chiaro e sintetico a queste 5 domande fondamentali:

1. Di cosa parla la tesi?

Inquadra l’argomento nel suo contesto. Spiega:

  • di che tema si tratta,

  • perché è attuale o rilevante,

  • quali sono i riferimenti teorici o storici principali.

2. Perché è importante?

Argomenta la scelta del tema. Puoi evidenziare:

  • la sua rilevanza scientifica,

  • l’utilità pratica o culturale,

  • eventuali problematiche sociali connesse.

3. Qual è l’obiettivo della tesi?

Definisci con precisione cosa intendi dimostrare, analizzare o approfondire. Un obiettivo chiaro guida la lettura e mostra la direzione della tua ricerca.

4. Che metodo hai usato?

Descrivi in poche righe il tuo approccio metodologico:

  • qualitativo o quantitativo,

  • sperimentale, descrittivo, comparativo, ecc.
    Questo aiuta il lettore a comprendere come hai condotto il lavoro.

5. Come è strutturato il lavoro?

Chiudi l’introduzione con una breve panoramica dei capitoli, spiegando:

  • cosa viene trattato in ciascun capitolo,

  • come la struttura sostiene l’obiettivo della ricerca.

 


Esempio di introduzione tesi

“La presente tesi analizza l’impatto dei social media sulla partecipazione politica dei giovani in Italia. A partire da una rassegna teorica sui concetti di cittadinanza digitale e attivismo online, il lavoro si propone di verificare, attraverso un’indagine quantitativa, la correlazione tra utilizzo dei social e interesse per la politica. La ricerca utilizza un questionario somministrato a un campione di studenti universitari italiani. Il lavoro è articolato in quattro capitoli: il primo fornisce il quadro teorico, il secondo illustra la metodologia, il terzo presenta i risultati e il quarto propone una discussione critica degli stessi.”

L’introduzione, come abbiamo già visto per il discorso di laurea, deve rispondere alle 5W + H: chi, cosa, quando, dove, perché + come.

Puoi inserire una frase famosa all’inizio o alla fine, per cogliere meglio l’attenzione del lettore.


Dove metto l’introduzione tesi nel file?

L’ordine delle pagine che ti suggeriamo è: frontespiziodedica– indice e a seguire introduzione o abstract.


Consigli di stile per l’introduzione

  • Sii chiaro e sintetico: evita frasi troppo lunghe o giri di parole.

  • Una o due pagine sono sufficienti: vai dritto al punto.

  • Usa un linguaggio formale, ma accessibile.

  • Evita anticipazioni inutili: riserva i dettagli per i capitoli.

  • Rileggi con attenzione: l’introduzione deve essere impeccabile dal punto di vista grammaticale e logico.

 


Errori comuni da evitare

  • Scriverla all’ultimo minuto: rischi incoerenze e superficialità. Dedica il tempo giusto anche all’introduzione: sarà più facile scrivere il discorso di laurea e fare la presentazione.
  • Essere vaghi o troppo generici: devi mostrare padronanza dell’argomento. Bilancia le informazioni: devi spiegare di cosa parli, ma senza troppi dettagli. Approfondisci nel corpo della tesi.
  • Copiare testi da altre tesi o articoli: ogni introduzione è unica e deve rappresentare e rispondere al lavoro che hai svolto nell’elaborato.
  • Dimenticare l’obiettivo della tesi: è il cuore dell’intero lavoro! Ricorda di scrivere da cosa sei partito e in che modo hai approfondito il tema.

Conclusione: l’importanza di una buona introduzione

L’introduzione della tesi è il tuo primo messaggio al lettore. Deve informare, orientare e incuriosire, senza svelare tutto. Prenditi il tempo per scriverla bene, anche più volte se serve. Una buona introduzione è il primo passo verso una tesi di successo.


👉 Stampa la tua tesi online su TesiLab.it

Hai finito la tua tesi? Complimenti! Ora merita una stampa professionale.
Scopri i colori e configura la stampa


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *